Ieri (giovedì 2 marzo) al teatro Parenti, Milano. Chiedo a Filippo Facci di firmarmi il suo libro su Tangentopoli “La guerra dei trent’anni”.
– Il miglior libro che ho letto l’anno scorso.
– Per quel che ne sono puoi averne letto uno solo!
Poi lo firma, “F.” come parodia del mio ex libris, estrae da una tasca l’accendino e brucia l’angolo al frontespizio.
Un genio.
Autore: Tommaso de Brabant

“Black Phone”: 200imo articolo su Destra.it
Grazie a Marco Valle per aver pubblicato “Black Phone”: un nuovo classico del cinema horror, duecentesimo articolo di Tommaso de Brabant per Destra.it.


Marco Valle: “La Lupa & il Sol Levante” su Inside Over
Moltissime grazie a Marco Valle d’aver scritto riguardo l’ottantesimo anniversario dell’attacco di Pearl Harbor (7 dicembre 1941) su Inside Over Italia, un ottimo articolo con recensione del mio libro La Lupa e il Sol Levante (Passaggio al Bosco editore, Firenze 2021).
Tra Pearl Harbor e Salò. La strana alleanza tra l’Italia e il Giappone

17 dicembre 1993: Craxi al processo Enimont
Storie d’Italia/ Un venerdì 17 dicembre di qualche anno fa


«Come in questo stesso anno, nel 1993 il 17 dicembre cadde di venerdì…»
Su Destra.it, rubrica “Il Punto”, scrivo di Bettino Craxi convocato dal pubblico ministero Antonio Di Pietro a un’udienza, trasmessa sulle televisioni nazionali, del processo Enimont: sconfitto in partenza, Craxi diede una formidabile lezione di politica, di stile, di forza.
«No signori, uno non vale uno. Un Di Pietro che, con tutto a proprio favore, si fa mettere in tasca da un avversario ferito, immalinconito e consapevole che la sua carriera politica sta finendo male, non vale un Craxi che pur così malconcio sorride come se non fosse coinvolto in un processo penale, ma se stesse brillando dalla piramide di Panseca durante un congresso trionfale. Il “Robocop contadino” non ha davvero impallinato il “Cinghialone”. La storia non è sicura, diceva il gesuita Michel de Certeau, a onta di chi pretende di scriverla a proprio favore: ma soprattutto, la storia chiede il conto. E la storia è il croupier d’un gioco in cui il tavolo vince sempre: un gioco al cui tavolo possono stare soltanto i bravi pokeristi, non il primo qualunquista che passa – sia un ex poliziotto di Campobasso, o uno studente perdigiorno e mai laureato alla Federico II di Napoli, poco cambia.»
Tommaso de Brabant per Marco Valle e Destra.it

Cry Macho: su Destra.it la nuova fiaba di Clint Eastwood
“Cry Macho”, crescere a novant’anni



Su Destra.it l’articolo di Tommaso de Brabant su “Cry Macho“: il nuovo film prodotto, diretto e interpretato da Clint Eastwood.

Hammamet, uno e troppi anni dopo
«Bettino Craxi non mi ha lasciato soltanto il ricordo d’un bellissimo viaggio…
Craxi è diventato per me quel che Garibaldi era per lui».
Con il suo migliore articolo per Destra.it, Tommaso de Brabant ricorda Bettino Craxi:
Hammamet, uno e troppi anni dopo: cosa mi ha insegnato Bettino
La Domus Orobica racconta Paolo Borsellino
Pubblicato, sul canale ufficiale della Domus Orobica, il filmato Paolo Borsellino raccontato da Tommaso de Brabant.
domusorobica.com
tommasodebrabant.net
Recovery Plan: editoriale su Destra.it
«Chiosando su due immagini di recente diffusione…»
“Recovery plan e un mondo alla rovescia”, nuovo editoriale su Destra.it
T. de B. per tommasodebrabant.net

“Lei mi parla ancora”: diario dal set
Su Destra.it: In viaggio per Pupi – Lei mi parla ancora, prima parte del reportage sulle riprese del nuovo film di Pupi Avati, dedicato alla famiglia Sgarbi.

Giappone, agosto 1945
Commemoriamo le orrende stragi di Hiroshima (6 agosto 1945) e Nagasaki (9 ago.): quando gli statunitensti, da molti definiti “liberatori”, annientarono scentemente due città, pur prive di bersagli militari, uccidendo oltre 200mila civili. Non bastando le bugie fatte circolare sull’attacco nipponico a Pearl Harbor (fatto passare come attacco proditorio in stato di pace, in realtà atto di guerra compiuto contro obiettivi bellici), gli sterminatori si ripararono dietro l’intento di piegare il Giappone per costringerlo alla pace – che arriverà soltanto in autunno. Scopo degli USA era invece una dimostrazione di forza, sfoggiando un’arma inedita e terribile. Al costo di 200mila vite di giapponesi inermi.
Fu il crollo della grande civiltà giapponese, poi resa imbelle e fatta di proposito decadere dagli occupanti americani.
BANZAI NIPPON!
T. de B.